mercoledì 22 agosto 2018

Pillole di Smith.

La giornata di ieri, purtroppo, non mi ha concesso un attimo di respiro. Ho avuto tempo di leggere le mie sette pagine, ma non di scrivere qua sul blog.

Oggi, quasi a volermi rimproverare in maniera benevola, il libro che sto leggendo mi ha fornito due di quei passaggi che sembrano fatti apposta per ricordare al lettore quanto possa essere meravigliosa la letteratura.
Il romanzo è sempre "Il destino del leone" e ho deciso di riportarvi i due passaggi perché, se letti isolati, non portano nessun tipo di SPOILER.

"Piena come una vela nell'uragano, turgida, dura e salda, tesa fino al limite,finché esplose, andò a brandelli nel vento e scomparve. Scomparve tutto. il vento e la vela, la tensione e il desiderio, tutto. Rimase solo il grande nulla che è la pace." 
In queste righe si può leggere una descrizione dell'apoteosi dell'atto d'amore così vera, che potrebbe essere stata scritta durante l'atto stesso.

"Non era graziosa, aveva il volto troppo largo e piatto, ma aveva quella pelle eccezionale che troppo di rado si accompagna con i capelli rossi: di una purezza lattea e totalmente priva di lentiggini."
In 34 parole una dimostrazione inconfutabile di quanto a fondo Smith abbia osservato il mondo prima di poter creare opere di questo livello.

Continuo a rileggere queste frasi, e poi fisso il nulla con sguardo trasognato. Se sapranno rubarvi lo stesso tempo che hanno rubato a me, non è necessario che io aggiunga nulla per oggi.

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