Altra giornata impegnativa, altra lettura mattutina,
stavolta mangiando colazione (Brioche al cioccolato, sgarro meritato dopo la
sveglia alle 6:20).
Ho finito “Cronache della Galassia”, ma ovviamente non dirò
niente, gli spoiler sono una crudeltà.
Molto spesso la fine di un romanzo, seppur malinconica per
l’addio ai personaggi che mi hanno fatto compagnia per giorni, è anche uno dei
momenti più belli. Nelle ultime pagine, infatti, si tirano le somme, non sono
rari i colpi di scena e i chiarimenti sulla trama complicata.
Il genio umano ha un’infinità di modi per mostrarsi, questo
è uno di quelli che preferisco, ovvero la capacità di predisporre tutte le
vicende dei personaggi in modo che, centinaia di pagine dopo, si concludano
tutte, intrecciandosi e lasciando a bocca aperta il lettore per la complessità
della strada che ci ha portati fin lì.
Un'altra situazione in cui provo una simile ammirazione per
l’essere umano è il raggiungimento di un importante obbiettivo scientifico.
Ricordo, per esempio, il lancio di prova del Falcon Heavy avvenuto il 6
febbraio di quest’anno (per chi non sapesse cosa fosse, lascio un link in
allegato con le foto dell’evento https://www.focus.it/scienza/spazio/foto-primo-lancio-falcon-heavy?gimg=91848#img91848).
E’ stato un momento particolare perché, all’impresa tecnologica, hanno fatto da
contorno tanti piccoli romantici dettagli: siccome il lanciatore andava
provato, non si voleva rischiare di lanciare un carico importante, così hanno
lanciato una macchina elettrica (la Tesla Roadster) guidata simbolicamente da
un finto astronauta sulle note di “Life on Mars?” di David Bowie (https://www.youtube.com/watch?v=v--IqqusnNQ).
Una parte del lanciatore, inoltre, avrebbe dovuto atterrare (sfortunatamente
questa parte della missione non è andata a buon fine) su una piattaforma
chiamata “of course i still love you”, se non è romanticismo questo…
Ognuno, giustamente, si entusiasma per manifestazioni
diverse dell’abilità umana, esistono tantissime declinazioni della scienza,
dell’arte, dello sport e di mille altre attività.
Soprattutto in un periodo in cui l’uomo si sente
responsabile (o almeno, dovrebbe sentirsi responsabile) di grandi tragedie come
guerre, inquinamento, surriscaldamento globale e molto altro, è importante non
dimenticare le nostre potenzialità in senso positivo, in piccolo come in
grande.
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