Prevedendo la giornata caotica che mi attendeva, oggi mi
sono portato avanti e ho letto le mie pagine di prima mattina, subito dopo la
sveglia ed un breve allenamento fisico.
Il libro è sempre quello di ieri, “Cronache della Galassia”
di Asimov, ma non è di questo che voglio parlare. Non a caso ho specificato di
aver letto subito dopo l’attività fisica, è proprio questo l’argomento di cui
desidero discutere oggi: il rapporto tra corpo e mente.
Ogni tanto, quasi involontariamente, siamo portati a mettere
in conflitto questi due aspetti del nostro essere. Così, nell’immaginario
comune, l’intellettuale porta gli occhiali, si cura poco ed è fuori forma,
mentre il palestrato è muscoloso, abbronzato, ma quasi sempre senza cervello.
Eppure, fortunatamente, “mens sana in corpore sano” non è
solo un aforisma, ma una grande verità. Lo sport, come è noto, apporta molti
benefici alla salute, ma aiuta anche la mente, migliorando la capacità di
ragionare, comprendere idee, imparare, fare collegamenti, usare la creatività e concentrarsi. A questo proposito vi allego un sito interessante che cita la fonte di una delle ricerche svolte in merito... (http://www.starbenegroup.com/_it/news/I_BENEFICI_DELLATTIVITA_FISICA_PER_LA_SALUTE_MENTALE/121).
Personalmente amo far coesistere i due aspetti, e mi rendo
conto di trarne un grande guadagno: dopo una dura giornata passata sui libri di
scuola, basta un quarto d’ora di movimento per farmi tornare il sorriso e, una
volta finito l’allenamento, mi sento rigenerato, pronto a concentrarmi di nuovo
su qualche attività mentale.
Non è raro incontrare studenti che, pur di non sacrificare
un’ora di studio al giorno, trascurano completamente il loro fisico, questo mi
dispiace molto perché, oltre ad essere un fattore negativo per la salute, trovo
che sia addirittura controproducente. Dico questo perché è capitato anche a me
di assumere un atteggiamento simile, salvo poi rendermi conto che, in due ore
di studio concentrato dopo lo sport, assimilavo molti più concetti che in tre
ore sui libri controvoglia.
Per quanto mi riguarda, e qui si torna ai nostri amati
romanzi, la cosa non si applica soltanto alla concentrazione, ma anche alla
percezione emozionale. Infatti, quando mi capita di leggere dopo aver svolto
un’attività fisica, ho la sensazione che i luoghi descritti escano dalle pagine
e che le passioni dei protagonisti siano più intense, quasi come se fossero
mie.
Io vedo il nostro corpo come una meravigliosa macchina che
ha bisogno di varietà, nell’alimentazione come nelle attività svolte!
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