giovedì 16 agosto 2018

16 Agosto 2018


Prevedendo la giornata caotica che mi attendeva, oggi mi sono portato avanti e ho letto le mie pagine di prima mattina, subito dopo la sveglia ed un breve allenamento fisico.
Il libro è sempre quello di ieri, “Cronache della Galassia” di Asimov, ma non è di questo che voglio parlare. Non a caso ho specificato di aver letto subito dopo l’attività fisica, è proprio questo l’argomento di cui desidero discutere oggi: il rapporto tra corpo e mente.

Ogni tanto, quasi involontariamente, siamo portati a mettere in conflitto questi due aspetti del nostro essere. Così, nell’immaginario comune, l’intellettuale porta gli occhiali, si cura poco ed è fuori forma, mentre il palestrato è muscoloso, abbronzato, ma quasi sempre senza cervello.
Eppure, fortunatamente, “mens sana in corpore sano” non è solo un aforisma, ma una grande verità. Lo sport, come è noto, apporta molti benefici alla salute, ma aiuta anche la mente, migliorando la capacità di ragionare, comprendere idee, imparare, fare collegamenti, usare la creatività e concentrarsi. A questo proposito vi allego un sito interessante che cita la fonte di una delle ricerche svolte in merito... (http://www.starbenegroup.com/_it/news/I_BENEFICI_DELLATTIVITA_FISICA_PER_LA_SALUTE_MENTALE/121).

Personalmente amo far coesistere i due aspetti, e mi rendo conto di trarne un grande guadagno: dopo una dura giornata passata sui libri di scuola, basta un quarto d’ora di movimento per farmi tornare il sorriso e, una volta finito l’allenamento, mi sento rigenerato, pronto a concentrarmi di nuovo su qualche attività mentale.

Non è raro incontrare studenti che, pur di non sacrificare un’ora di studio al giorno, trascurano completamente il loro fisico, questo mi dispiace molto perché, oltre ad essere un fattore negativo per la salute, trovo che sia addirittura controproducente. Dico questo perché è capitato anche a me di assumere un atteggiamento simile, salvo poi rendermi conto che, in due ore di studio concentrato dopo lo sport, assimilavo molti più concetti che in tre ore sui libri controvoglia.

Per quanto mi riguarda, e qui si torna ai nostri amati romanzi, la cosa non si applica soltanto alla concentrazione, ma anche alla percezione emozionale. Infatti, quando mi capita di leggere dopo aver svolto un’attività fisica, ho la sensazione che i luoghi descritti escano dalle pagine e che le passioni dei protagonisti siano più intense, quasi come se fossero mie.
Io vedo il nostro corpo come una meravigliosa macchina che ha bisogno di varietà, nell’alimentazione come nelle attività svolte!

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